A piedi nudi nel parco, la televisione entra in scena

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Salotto caldo, pop corn appena usciti dal microonde, la compagnia giusta, la nostra serie preferita che sta per cominciare, il telecomando in mano. Solo che questa volta non si accende la tv, ma si accende la scena, e gli attori non saranno in scatola, ma in carne ed ossa.

E’ questo il format scelto da Giuseppe Fiscariello (Gag Produzioni) per l’interpretazione in declinazione pop di “A piedi nudi nel parco”, di Neil Simon, ancora in scena stasera, alle 21, al Teatro di Contrabbando.

Una vera e propria rivelazione che ci mostrerà i limiti dei due generi, restituendo alla televisione il calore della compresenza, e rifondando il patto mediale tramite i sensi

Una spassosa rivisitazione degli schemi televisivi, sapientemente ribaltati sulle tavole del palcoscenico, farà trascorrere lietamente il tempo dello spettacolo, a stretto contatto con Corie, Paul, Ethel e Victor Velasco, visti e introdotti da Valerio Lombardi e Michela Di Costanzo, perfetti e anonimi spettatori, che siamo anche noi.

Ne verrà fuori una miscela esplosiva di esperienze mediali che stupirà tutti, noi così abituati ai Robinson e ad Happy Days, loro così accanitamente appassionati di Sex and The City, quegl’altri cresciuti a pane e How I Met Your Mother. Una vera e propria rivelazione – in tempi d’Epifania sempre congeniale – che ci mostrerà i limiti dell’uno e dell’altro genere, restituendo alla televisione il calore della compresenza, e rifondando il patto mediale tramite i sensi, stuzzicati e coinvolti dall’odore in scena dei protagonisti.

IMG_0101L’esperimento”, si legge nelle note di regia, “non è portare la tv a teatro, sarebbe solo limitante. L’esperimento è partire come trenta sconosciuti e finire che li, per un’ora, siamo diventati Famiglia. Con la lettera maiuscola, perché il termine è da cogliersi nel suo significato più ampio ed universale”.

E bisogna dire che Paolo Gentile (Paul), Claudia Esposito (Corie), Grazia Lecce (Ethel) e Giuseppe Fiscariello (Victor Velasco) ci sono riusciti benissimo, se quello era l’intento, inducendo nello spettatore al congedo, la medesima sensazione che si prova ai titoli di coda della serie preferita.

Con in più, la netta e gratificante consapevolezza di aver vissuto, per mezzo della magia del teatro, l’interezza della rappresentazione, in un’esperienza che fa dell’omologo televisivo una realtà negata.

 Per saperne di più: Teatro di Contrabbando

L’idea di creare amuse .it è stata sua. Ma è il suo unico merito, tutto il resto è opera di tanti altri. Non va mai a dormire se non è morto di sonno. Scrive dalla tenera età; ama viaggiare, scoprire, conoscere. Emozionarsi.