L’avara di Moliere si racconta ai bambini

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Ho sempre guardato con un pizzico di diffidenza le riduzioni, teatrali, cinematografiche, letterarie che siano. E’ proprio il termine riduzione che guardo con un certo astio, rendendogli colpa del fatto che a mio avviso le opere dell’intelletto non possono essere ridotte.

Un lavoro da fine cesellatore del regista Rosario Sparno – nei panni del servo Freccia innamorato di Elisa, la cui bellezza è degnamente interpretata da Giorgia Coco

E invece è tutto un fiorire di Mercanti di Venezia a misura d’uomo, di Gattopardi in versione accessibile, di Sacre Bibbie adattate nel linguaggio e talora finanche nel contenuto. Perché non abbiamo tempo, misura, pazienza, ardire sufficiente a leggerli, ascoltarli, guardarli, che in questa vita tutto si fa di fretta, e quindi anche la cultura dev’essere come al fastfood, precotta, semmai giusto da scongelare.

E perciò la si riduce, la si semplifica a nostro favore, affinché se non c’è dato di conoscerne il gusto, almeno ne possiamo apprezzare l’odore. Ma l’odore, a mio riguardo, non è che fumo, mentre l’arrosto resta altrove, nell’opera prima, originale, immutata. Che aspetta d’essere letta, guardata, ascoltata. Per intero. Altrimenti non vale.

IMG_0739 (Large)Ecco, dopo aver visto l’altrieri, nella suggestiva Sala Blu del Teatro Mercadante di Napoli, l’adattamento a favor di bambino dell’Avaro di Moliere, ad opera della Compagnia Le Nuvole, dovrò davvero ricredermi.

Perché bisogna dar atto alla regia d’aver saputo rendere edibile a un pubblico di bambini una commedia alta e profonda, classico tra gli intramontabili, avendo avuto l’accortezza di non produrre ritocchi nel testo, rimasto intonso, ma solo operando riduzioni a corollario, osando invertire l’avaro Arpagone in una talentuosissima avara interpretata da Nunzia Schiano, e salvaguardando l’itinerario logico dell’opera.

Un lavoro da fine cesellatore del regista Rosario Sparno – nei panni peraltro del servo Freccia, segretamente innamorato di Elisa, la cui bellezza è degnamente interpretata da Giorgia Coco – che restituisce a nuova vita un’opera complessa, semplificandone gli aspetti meno commestibili per le menti dei bambini, che si aprono incantate al meraviglioso e immaginifico mondo del teatro potendo godere d’un classico senza esserne da esso costipate.

L’idea di creare amuse .it è stata sua. Ma è il suo unico merito, tutto il resto è opera di tanti altri. Non va mai a dormire se non è morto di sonno. Scrive dalla tenera età; ama viaggiare, scoprire, conoscere. Emozionarsi.