Fuoriclasse – la scuola possibile

Il cinema Farnese è pervaso da risate, un pizzicore leggero fatto di emozione serpeggia tra le poltrone rosse e le prime file sono occupate da spettatori un po’ speciali: non solo spettatori, ma anche protagonisti dell’anteprima del documentario “FuoriClasse”.
“FuoriClasse” è la cassa di risonanza e di diffusione di quanto raggiunto in un anno di sperimentazioni laboratoriali in parte finanziate da ZaLab attraverso il progetto “La Prima Scuola”, in parte nate spontaneamente grazie a insegnanti ed educatori con grande spirito di iniziativa.show_img

 

Il documentario, diretto da Stefano Collizzolli, che ne è anche autore con Michele Aiello, e prodotto da 360 Degrees Film e Rai Cinema riesce nella delicata impresa di rendere tangibili e vivide le emozioni vissute dai bambini protagonisti delle storie che racconta, sei storie molto diverse tra loro per sei classi altrettanto diverse e provenienti da tutta Italia.

Ogni progetto uno spaccato di vita, allo spettatore il compito di trovare il comune denominatore, di porsi interrogativi e di creare le relazioni.

“FuoriClasse” riflette l’immagine di un’infanzia matura, interrogativa, curiosa, che ha bisogno del giusto terreno per potersi aprire e dare frutti, ma soprattutto della fiducia degli adulti.

 Un documentario che dà speranza, la speranza che un giorno i bambini siano liberi di insegnare a noi adulti a “fare le cose difficili 

I temi che i bambini hanno approfondito in un anno di lavoro sono molti e anche molto diversi tra loro, la ricerca del paese perduto dei bambini di Craco, il contatto dell’uomo con la natura e con gli animali, con i lupi di Ronta, le asine di Rho e l’enorme cavallo costruito dai bambini di Napoli.

Ma non solo.

L’esperienza dei bambini padovani con l’Antigone, il tema del potere a cui ci si oppone anche con la vita, del suicidio, temi grandi, ma che i bambini hanno saputo trattare con intelligenza e con uno sguardo profondo, e infine la storia che fa da collante alle altre storie, la nascita e la vita di “Radio Freccia Azzurra”.
Dalla periferia romana del Trullo una radio fatta dai bambini, guidati ma non diretti dagli adulti, in questo caso l’entusiasmante Matteo Frasca: bambini liberi di giocare con la fantasia, di scoprirne la grammatica, di creare “pubblicità impossibili” e interviste molto più che vere, una radio capace di andare in strada tra la gente, di spalancare grazie ad internet la finestra della propria classe e vedere, per una volta, un paesaggio diverso.

fuoriClasse

A Stefano Collizzolli e Michele Aiello il merito di aver narrato con freschezza l’esperienza dei bambini, sottolineandone la genuinità, la spontaneità e l’apertura al possibile.

“FuoriClasse” è un documentario che dà speranza, la speranza che un giorno i bambini siano liberi di insegnare a noi adulti a “fare le cose difficili: dare la mano al cieco, cantare al sordo, liberare gli schiavi che si credono liberi”.

Per chi volesse saperne di più e sostenere il progetto “FuoriClasse”, questo è il posto giusto: www.fuoriclasse.org

Sono Giorgia e sono nata, non é da tutti e forse é l'unica occasione in cui valga la pena arrivare primi, soprattutto se hai la fortuna di nascere nella città eterna. Divoratrice di merendine e cartoni animati ho sognato di diventare balleria, medico e giornalista, ma ho incontrato S.Freud sulla mia personale via di Damasco. Divisa tra l'amore per la psicologia, che si spera prima o poi venga ricambiato, e la passione per le frivolezze della vita in un eterno oscillare tra profondità e Paolo Fox cerco la mia strada e mi godo il viaggio in ottima compagnia.