Vivianesque, Cimmino ridisegna Raffaele Viviani

Ho appena sfiorato l’icona rossa di chiusura chiamata sul display del cellulare. Parlavo con Gennaro Cimmino, regista e coreografo dello spettacolo Vivianesque, che andrà in scena nei giorni 8, 9 e 10 novembre 2019 al Teatro Politeama di Napoli.

Credevo sarebbe stata una telefonata come tante in questi casi. Qualche domanda strategica, risposte altrettanto mirate, il tutto con l’unico scopo di raggiungere l’obiettivo di mettere in piedi l’articolo. Ed invece è stata una conversazione dalla quale sono uscito arricchito e stupito. Non credevo di trovare dall’altra parte una persona tanto disponibile, tanto amabile nella conversazione.

(…) napoletanità intesa come identità alta di un popolo complesso, ricchissimo di difetti ma capace di sorprendere in mille occasioni

Abbiamo parlato a lungo di Raffaele Viviani, figura ispiratrice di Vivianesque. Siamo stati concordi sulla valenza dell’indimenticato autore anche come formidabile antropologo culturale, ruolo ricoperto come conseguenza della sua curiosità nell’indagare l’animo umano, della volontà di dare un’identità a ogni gruppo sociale.

Posso definire Gennaro Cimmino  il diretto erede di Raffaele Viviani, per quanto non abbiano in comune nessuna traccia biologica. Ciò che li unisce sul serio è invece l’immenso amore per la cultura, la totale appartenenza a quella sfera magica che è il teatro. L’identica aderenza al concetto di napoletanità, inteso come identità alta di un popolo complesso, ricchissimo di difetti – come ammette lo stesso Cimmino – ma capace di sorprendere in mille occasioni. Abbiamo toccato gli argomenti più disparati durante la nostra conversazione, da quelli più leggeri e divertenti a quelli più complessi e delicati come la genitorialità, argomento scottante con cui fare i conti, soprattutto per un regista che si trovi a rimaneggiare un testo non proprio.

Chi è il genitore in quel caso? L’autore originario o chi lo sta per rappresentare?

Chi è il genitore in quel caso? L’autore originario o chi lo sta per rappresentare? E a quel punto, Gennaro Cimmino, come solo i colti sanno fare, mi ha spiegato il tutto con un antico proverbio in dialetto stretto. Poche parole ma efficaci, sufficienti a mettere un punto fermo sull’argomento.

Vivianesque è una grande produzione teatrale, ricchissima di quadri, con tantissimi artisti di assoluto talento. Percorrerà buona parte dell’immensa produzione di Raffaele Viviani. Il tutto naturalmente visto attraverso la sensibilità di Gennaro Cimmino, giusto per tornare al concetto di genitorialità di cui dicevo. L’entusiasmo che mi ha trasmesso il regista durante la nostra mezz’ora al telefono mi motiva fortemente ad essere in platea venerdì sera. Tutto ciò che viene rappresentato su di un palco coinvolge sempre anche il pubblico, quasi a creare un tutt’uno col cast. E per una sera, voglio farne parte anche io. Ci sarete anche voi?

Anteprima de Vivianesque, dall’8 novembre 2019 al Teatro Politeama di Napoli.

Si ringraziano Gennaro Cimmino e l’Ufficio Stampa. Info qui.

 

Ritengo la narrazione uno dei piaceri più appaganti della vita. Amo le auto, da sempre. Il primo giocattolo che mi ha calmato da neonato è stato un modellino in latta. Adoro scrivere delle quattro ruote. Adoro scrivere in generale. Ci metto anima, istinto, ritmo e passione.