La Petite Revue apre la rassegna “Teatro alla deriva“, giunta alla sua IX edizione. Ospita gli spettacoli la storica struttura delle “Terme Stufe di Nerone” a Bacoli. Peculiarità delle performances è la messa in scena su una zattera al centro del laghetto artificiale all’interno della struttura. Tutto suggestivo, magico martedì sera. La morbidezza del prato che abbiamo calpestato per raggiungere i nostri posti, il colore del cielo, la temperatura perfetta, la pace tutt’intorno. Ero proprio sulla riva e i riflettori facevano brillare sotto il pelo dell’acqua centinaia di pesci, tutti rivolti col muso verso di me, quasi a chiedere cosa fosse quello strano movimento in superficie, quella gente seduta che pareva guardasse proprio nella loro direzione. Belli, guizzanti ed iridescenti, nervosi e scattanti mentre saltavano fuori dall’acqua.
Una conferma di bravura gli artisti del Burlesque Cabaret Napoli
Una conferma di bravura gli artisti del Burlesque Cabaret Napoli impegnati appunto ne “La Petite Revue” (Burlesque Show), per la regia di Floriana D’Ammora, con Marlon Dietrich, Fanny Damour, Grace Heart, Medusa e Rudinì. Avevo avuto modo già di assistere ad altri spettacoli messi in scena da questo gruppo al Teatro Tram. Qui mi hanno ribadito tutta la loro versatilità artistica ma soprattutto l’amore per ciò che fanno. A mio avviso un attore, un artista in genere, lo si può definire tale quando sul palcoscenico è credibile nella sua finzione. Può sembrare un ossimoro ma per me questa cosa è fondamentale: apprezzo che mi si dimostri di saper coprire quel ruolo. Cerco maestria, mestiere, sapienza, chiamatela come volete questa cosa. Spero sia riuscito a trasmettervi il senso di queste parole. E tutto il cast impegnato sulla zattera trasuda di mestiere, sapienza e talento.
E signori, credetemi, scoprire il proprio corpo può sembrare facile, ma farlo con eleganza, senza alcuna volgarità non è impresa per tutti. Quante donne ed uomini lo fanno, al pari di prodotti in serie di una tv menzognera e uniformatrice, normata intorno al risultato d’ascolto. E quanto pubblico è fatto della stessa pasta, conformato ai desideri degli inserzionisti pubblicitari, indotti malamente e grossolanemente nel gusto e nel pensiero! E invece quanta grazia nei movimenti delle bellissime donne sul palco. Quanta ironia in ogni singolo gesto, quanta piena consapevolezza del proprio valore! Noi spettatori dovremmo incuriosirci un po’ di più, andare a cercare la qualità, l’originalità, il fuori dal comune. Quanto vivremmo meglio. Sembra che stia andando fuori tema, ed invece vi assicuro che uno spettacolo come la “La Petite Revue”, oltre a divertire, può provocare bei pensieri, belle riflessioni. Capacissimo di spedirvi altrove, dove tutto è possibile, dove la bellezza è declinata in mille modi, dove ogni personalità è possibile. Forte ed incisiva anche la presenza maschile. Spiritosa e romantica quella di Rudinì, erede di un’arte circense che fu, filosofica e ardimentosa quella di Marlon Dietrich. Insomma, mi ripeto, una conferma questo gruppo, che vi consiglio sinceramene di seguire, iniziando dalla loro pagina Facebook.
Abbiamo visto La Petite Revue alle Terme Stufe di Nerone
Si ringrazia l’Ufficio Stampa nella persona di Gabriella Galbiati