Il Blumunn non deve chiudere

Il Blumunn non deve chiudere. Sarà iniziato da venti minuti lo spettacolo, luci soffuse nel buio del Bosco di Capodimonte, quando si fa strada nella mente degli spettatori questo pensiero. Il Blumunn non dovrebbe, anzi non deve chiudere.

Perché Susy (Marina Confalone) ce ne fa rivivere i momenti di massimo splendore, quando al Blumunn si cantava, si rideva, si suonava, si ballava. E anche perché non c’è maggiore sconfitta del rinunciare ai propri sogni, e questo traspare da ogni gesto, da ogni parola di Malachia (Giovanni Scotti).

C’è molto spazio per l’introspezione in Blumunn

Una prova attoriale di gran spessore, arricchita da una testo malinconico, intenso, a tratti struggente, che ha saputo aggiungere più un brivido alla serata di bassa estate che ha visto il cast in prima esibizione. C’è molto spazio per l’introspezione in Blumunn, per rinvangare nel passato di ciascuno di noi quella cocente delusione già provata e dimenticata, quel senso di incompiuto per qualcosa che se solo avessimo voluto un po’ in più avremmo potuto agguantare, quell’urgenza di farcela che ci fa fare il tifo per il Blumunn.

Ed è proprio nel contrasto, nel gioco di forza tra la perserveranza e il senso pratico, e nei loro tipici eccessi, quando la prima si fa ostinazione, e l’altra rassegnazione, che si spende il senso dell’intera drammaturgia.

Una rappresentazione che lascia una traccia, niente affatto fine a se stessa, e che scalfisce dei ricordi, dei vissuti in ognuno di noi, facendo breccia proprio dove l’arte deve entrare. Andatelo a vedere.

 

Abbiamo visto: 

Blumunn, di e con Marina Confalone

con Lello Giulivo e Giovanni Scotti

Al Bosco di Capodimonte, Napoli

Campania Teatro Festival

Si ringrazia l’Ufficio Stampa

facciunsalto.it è un progetto di giornalismo partecipativo nato nel 2013. Si occupa di informazione goliardica con un taglio emozionale. Qui non si trova cronaca, né politica, né attualità, ma contenuti d'evasione, d'introspezione, di leggerezza. Vi scrivono con passione oltre trenta autori, da ogni parte d'Italia e da tante parti del mondo.