Anche quest’anno abbiamo fatto un salto al Pomigliano Jazz Festival, lo storico appuntamento estivo itinerante in cui jazz, bellezza dei luoghi e cucina locale si incontrano e il risultato è una vera festa per tutti e cinque i sensi.
Che si triplica se tutto ciò avviene al tramonto, nell’incantevole scenario della sommità del Vesuvio, con una veduta pazzesca sui golfi di Napoli e Sorrento e su Capri, ma anche sui cognoli di Sant’Anastasia e Punta Nasone, ben visibili risalendo lungo le pendici del vulcano.

Credit: paesionline
Per arrivare fin su impieghiamo circa trenta minuti: il percorso è alla portata di tutti, e una guida ci illustra i principali avvenimenti vulcanici che in secoli e secoli di storia si sono susseguiti.
entriamo in contatto con il Vesuvio. Il nostro respiro si coordina con quello della terra
Una volta su ci perdiamo contemplando l’infinità del Mare Nostrum, che dai Campi Flegrei fino a Punta Campanella solletica la costa partenopea.
Ci sediamo a terra sui cuscini forniti dallo staff del festival ed entriamo in contatto con il Vesuvio. Il nostro respiro si coordina con quello della terra. Anche il sole è in posizione. Sul palco gli artisti: la combo Marco Zurzolov-Dave Douglas, sax napoletano e tromba americano, accompagnati da Algo Vigorito e Federica Michisanti.
Che il miracolo abbia inizio. Le note si librano nell’aria, rinforzate qua e là dal verso di rondini curiose. Chiudiamo gli occhi. Siamo in un’altra dimensione. Tra i concerti jazz dei quali abbiamo avuto il piacere di godere in questi anni, quello sul Vesuvio ha sempre occupato un posto speciale nella memoria, e anche stavolta sin dalle prime battute capiamo che sarà così.
Se deciderete di farci un salto, il prossimo anno, ricordate che applaudire è vietato: il battere delle mani potrebbe spaventare la fauna e gli uccelli in particolare, che abbiamo constatato personalmente, sono degli ottimi accompagnatori.
Tra i vari luoghi d’interesse storico e culturale riportati all’attenzione del grande pubblico dal festival, l’anfiteatro di Avella, le Basiliche Paleocristiane di Cimitile (non quest’anno), i conetti vulcanici di Pollena Trocchia, il museo Emblema di Terzigno, il Castello Mediceo di Ottaviano.
Qui tutti gli appuntamenti di questa nuova edizione.