Un groviglio di emozioni e una danza di allegorie molteplici ed eterne trasformano il teatro Bellini in un luogo dove poter sussurrare alla propria anima attraverso il teatro danza coreografato da Wim Vandekeybus.
Non è possibile fermarsi e riflettere quando sul palcoscenico ci sono le nostre passioni. Non possiamo riuscire a contrastarle, come ci suggerirebbe talvolta la ragione e non possiamo abbandonarci a loro quando dei nostri travagli interiori rimarrebbe solo rabbia.
Soprattutto quando sappiamo che di fronte all’innamoramento e nell’erotismo, anche la rabbia cede e perde nella sfida che vuole come vincitori due corpi uniti.
A raccontare queste emozioni non sono solo i corpi degli otto ballerini, capaci di rappresentare l'umanità intera ma a donare la pienezza del senso della coreografia sono anche gli effetti scenici e le performance date dalla collaborazione di Olivier de Sagazan e delle sue creazioni artistiche che parlano di luci e ombre e di irresistibili catene, della passione che ci lascia salvi solo quando troviamo il coraggio di guardarne i motivi più profondi.
I sentimenti umani sono lì, sul palcoscenico, e allora non rimane che guardarli sfidarsi a duello e lasciare che tra tutti, uno ad uno, vinca il più forte. La lotta interiore è trasmessa nelle scene della coreografia "Hands do not touch your precious me" da danzatori e da corpi d’argilla e di fuoco: oscurità e luce che parlano dritto al cuore, che per 85 minuti non scende e rimane in gola, fisso a guardare sé stesso dall'esterno, nell'inestricabile contraddizione dell'amore.
Mai dimenticarsi, a questo punto, che la nostra natura mentre lascia vivere i più forti tra i sentimenti ci vuole indenni e ci preserva. Nel groviglio di guerra e pace, buio e luce, disordine e ordine, odio e amore, morte e rinascita può servire ascoltare le emozioni e guardarle vis à vis, mantenendo l’equilibrio a piedi nudi, cadendo e rialzandosi nel palcoscenico fatto di emozioni contrastanti che non è null’altro se non il paradosso per cui vale la pena vivere.
Abbiamo visto:
Hands do not touch your precious Me
coreografia e regia Wim Vandekeybus
interpreti Olivier de Sagazan, Lieve Meeussen, Wim Vandekeybus, Maria Kolegova, Mufutau Yusuf, Borna Babić, Maureen Bator, Davide Belotti, Pieter Desmet e Anna Karenina Lambrechts
creazione artistica con l'argilla Olivier de Sagazan
musiche di Charo Calvodrammaturgia Erwin Jans
al Teatro Bellini, ancora fino all'8 maggio
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Si ringrazia l'Ufficio Stampa