Ci sono tutti i tratti dell’amore sul palcoscenico del Teatro Bellini, stasera.
C’è il sesso e la pulsione erotica, c’è l’istanza di possesso, l’amore carnale e la brama di desiderio che brucia sulla pelle degli amanti.
C’è la pulsione sentimentale, quella che risuona vibrando sulla pelle degli innamorati, l’appagamento destinato a restare sempre inappagato perché nessuna fonte disseta meno dell’amore.
C’è la pulsione egoistica, diretta al solo soddisfacimento sessuale attraverso i corpi delle prostitute.
racconta di un amore inconsueto e forte, forte come soltanto gli amori inaspettati sanno essere
Concetta, l’Immacolata Concezione del testo di Joele Anastasi, è una di queste.
Siamo nei primi anni quaranta, e in Italia risuonano i primi venti di guerra. C’è una macrostoria sullo sfondo, fatta di marce militari, di caporali, di film Luce e case di tolleranza.
C’è una microstoria in narrazione, che odora forte di Sicilia, di capre e patriarcato, di onore, rispetto e prevaricazione. Di vite miti e ingenue, di esistenze arroganti e prepotenti.
C’è una fiaba ad avvolgere tutto, lì dove la storia non è grande nè piccola ed esiste solo il tempo presente, che racconta di un amore inconsueto e forte, forte come soltanto gli amori inaspettati sanno essere, tenace come solo quelli inopportuni sanno diventare. Fatto di tenerezze, di abbracci, di accoglienza, di semplice ingenuità, di storie sussurrate in fil di voce, di brividi che discendono dagli sguardi che s’incrociano e di quel genuino stupore che si prova accorgendosi che il tempo ama sospendersi quand’è trascorso con l’amato.
Federica Carruba Toscano ne interpreta le ispirazioni più alte con vero tormento d’arte, perfettamente plasmata nel ruolo: è suo tanto l’incanto che il disincanto, e ciò che la sua Concetta offre da prostituta ai clienti in fila per lei la mantiene Immacolata perché va dritta, con la fragranza dei mandarini appena sbucciati, al cuore degli uomini.
nel corso di tutta la narrazione incrociamo sempre Eros
E tra la storia micro e macro, il mito, l’epica e la fiaba, nel corso di tutta la narrazione incrociamo sempre Eros, abile come non mai a presentarsi con tutti i suoi volti con stupenda allegoria, in questa creazione di Vucciria Teatro, ancora in scena, fino ad oggi al Teatro Bellini di Napoli.
Non manca la morte, che dell’amore è da sempre, a teatro come nella vita, la preferita compagna di giochi.
Abbiamo visto:
Immacolata Concezione
una creazione Vuccirìa Teatro
spettacolo vincitore di Teatri del Sacro Vdrammaturgia e regia Joele Anastasi
con Federica Carruba Toscano, Alessandro Lui, Enrico Sortino, Joele Anastasi, Ivano Picciallo
ph. Dalila Romeoal teatro Piccolo Bellini, dal 10 al 15 maggio
info e biglietti quiSi ringrazia l’Ufficio Stampa