I mercoledì dell’olio, Aprol Campania sale in cattedra

Poeti, santi e navigatori non bastano da soli a definire l’italianità, come vorrebbe il vecchio adagio che con qualche logoro stereotipo ci definisce. La cultura del buon cibo, infatti, è parte integrante della cultura italiana, con la quale tutti noi ci confrontiamo ogni giorno. La gastronomia regna sovrana non solo sulle tavole, ma nel discorso e nel fare d’ogni giorno e, diversamente che altrove, nessuno potrà mai sottrarsi alla domanda che imperversa classicamente quando non si ha nient’altro di meglio da dire: “Cosa hai mangiato oggi?“.

A ben vedere non sono tanti gli ingredienti che possiamo dire di avere tutti in dispensa ma, per quanto variegate siano le diete e diverse le tradizioni regionali, da Nord a Sud non mancherà mai in cucina, insieme a un buon vino, la bottiglia di vetro spesso d’olio extravergine d’oliva.
Ma quanto sappiamo, davvero, dell’olio? Quanto conosciamo questo prodotto che fa da padrone nelle nostre preparazioni? Sappiamo distinguere un buon olio da uno cattivo? Sappiamo operare scelte consapevoli d’acquisto?

È per rispondere a queste domande che sono partiti i Mercoledì dell’Olio, a cura di Aprol Campania, l’Organizzazione dei Produttori Olivicoli della regione. Quattro gustosi incontri in pizzeria alla scoperta delle proprietà e delle tecniche di degustazione dell’olio, e di quali siano gli abbinamenti più adatti alla pizza napoletana. Un excursus finalizzato ad avvicinare i consumatori all’affascinante mondo oleario, nel corso dei quali saranno sparigliate le convinzioni della maggioranza, sempre convinta di sapere tutto quando invece ne sa ancora troppo poco.

Fa da guida Maria Luisa Ambrosino, esperta degustatrice, affiancata da Laura Gambacorta, giornalista enogastronomica e assaggiatrice di olio.

Una parentesi gastronomica e culturale che si propone di dare risposta alle domande di chi consuma l’olio ogni giorno e desidera avvicinarsi a questo mondo: che cosa cambia tra il vergine e l’extravergine? Quale confezionamento preferire? Quali le informazioni critiche presenti sull’etichetta, alle quali far caso per orientare le nostre decisioni d’acquisto? Quali sono le varietà di olive del nostro territorio?

Sarà possibile scoprire che l’olio è classificato come succo di frutta, imparare a riconoscerne gli spunti e la personalità, saper coglierne i pregi e individuarne i difetti, apprendendo al contempo la tecnica base di degustazione.

C’è tempo ancora per prenotarsi all’ultimo appuntamento – la partecipazione è gratuita – del 16 novembre indirizzando una mail a lauragambacorta@gmail.com.