I luoghi sacri hanno sempre un fascino particolare, che si sia credenti o meno
Per la rassegna “Concerti d’autunno”, nell’intima location di cui vi ho detto sopra, ho ascoltato ieri sera il recital pianistico “Il pianista compositore, una tradizione scomparsa? Ha eseguito, per il piacere di noi tutti, il Maestro Giovanni Auletta, impegnato in un programma davvero godibilissimo che ha fatto volare il tempo, rendendo un soffio la durata del concerto.
Sapiente e indovinata la scelta delle opere, che unita alla indiscutibile bravura del Maestro, ha reso l’appuntamento un bel regalo inaspettato. La musica classica è percepita, nell’immaginario collettivo, come difficile da assimilare, da comprendere, ma si tratta, chiaramente di un pregiudizio. Ed in questo vedo una grande responsabilità dei programmi scolastici, che al netto di qualche ora alle scuole medie, non vede alcun tipo di educazione musicale in altri ordini e gradi. E per un Paese che la “musica l’ha inventata”, a me pare una vergogna incomprensibile. Quindi ben vengano serate come quella di ieri, dove il godimento musicale ha lasciato anche grande spazio alla parte umana.
Auletta ha messo al servizio dell’arte tutto se stesso
Seduto di fronte all’altare, palco della serata, pensavo a quell’acquisto, pensavo a come mai non avesse preferito un album pop. E la cosa mi faceva sorridere di gioia, perché ho compreso ed ho visto, con il racconto di quell’aneddoto, un talento già esistente, una lava incandescente che si è trasformata, con lo studio, nel temperamento di oggi. Bellissima esibizione quindi, forte di diversi piani narrativi. Toccante anche la poesia di Vittoria Colonna, recitata sempre da Auletta, con emozione, proprio per introdurre Kempff, autore che mi ha affascinato per l’evidente mediterraneità delle sue note. Sempre notevoli Bach e Schubert, il primo in apertura, il secondo a chiusura del recital. Applaudito con calore dal pubblico, il Maestro ha chiuso con un bellissimo bis fuori programma.
Ancora diversi gli appuntamenti di questa rassegna, che chiuderà la XXVI edizione il 7 dicembre prossimo. In una società dove il trash impera, iniziative come questa vanno assolutamente premiate dal pubblico, che invito, con piacere, ad intervenire numeroso.
Dopo tanta sublime musica, non posso che ribadire che nei luoghi sacri accade sempre qualcosa di speciale.
Abbiamo assistito a
“Il pianista compositore, una tradizione scomparsa?
con il Maestro Giovanni Auletta
Pianoforte di “Progetto Piano” Alberto Napolitano
Si ringrazia la Chiesa Evangelica Luterana di Via Poerio Napoli
Ph. Umberto Zambrano