Thanks for Vaselina, chi s’accontenta gode

Il punto è come sempre la felicità. O meglio, la libera ricerca della felicità, quel moto che ispira in una maniera o nell’altra tutte le nostre azioni. Una felicità che per essere perseguita al meglio ha bisogno di libertà. Di autodeterminarsi, di fare le proprie scelte. Di costruire il proprio futuro passo dopo passo, nel modo più aderente possibile a come lo si immagina. Di sbagliare persino; anzi: forse innanzitutto. Probabilmente per questo nella retorica cattolica si fa tanto buon parlare di libero arbitrio. Ma il fatto è che, in questa ricerca, non siamo soli: abbiamo tanti concorrenti coi quali saremo costretti a sgomitare, a scalciare per ottenere qualcosa di meglio per noi.

ci sono cose che non possiamo scegliere. Il luogo dove nascere, per esempio. Il nostro orientamento sessuale. Ma soprattutto la famiglia, padre, madre, fratelli

E inoltre, il punto di partenza non è il medesimo per tutti quanti: con buona pace di ogni promessa di libero arbitrio, ci sono cose che non possiamo scegliere. Il luogo dove nascere, per esempio. Il nostro orientamento sessuale. Il nome, e pure ce ne sono di infausti. Ma soprattutto la famiglia, padre, madre, fratelli, che saranno fatalmente anche persone che ameremo, seppure colme di difetti. In buona misura non possiamo scegliere chi amare, per le ragioni del cuore, che non conosce ragioni.

Thanks for Vaselina non è una commedia sulla felicità, ma piuttosto sulla miseria della condizione di partenza che rende impossibili alcune scelte e che non conosce democrazia. Una commedia degli ultimi che arrancano nella vita, ognuno immerso nei propri guai, ciascuno irrisolto a modo proprio, tutti intenti a ricomporre pezzi di identità strappata e gettata, trascurata, dimenticata qui e là, o magari semplicemente alla ricerca di quell’unico pezzo che appagherebbe l’istinto di felicità. Felicità mai trovate, o conquistate e poi distrutte, o magari raggiunte in extremis, con troppo e spesso colpevole ritardo.

la gioia di vivere rimpiazza spesso, spessissimo, la felicità mancata, facendo da balia alle anime tristi.

Non è luogo di malumori la fortunata piece di Gabriele Di Luca, coprodotta da Marche Teatro e Carrozzeria Orfeo: è anzi un luogo nel quale la gioia di vivere rimpiazza spesso, spessissimo, la felicità mancata, facendo da balia alle anime tristi. Ma si tratta di una gioia che lascia un amaro in bocca, un retrogusto di rimpianto, un sentore di rimorso che avvelena tutto e giocoforza costringe ad accontentarsi.

La vita è così che va, e non a tutti è concesso il lusso di potersi permettere un palato raffinato. La felicità resta lontana, sullo sfondo, miraggio lontano talvolta forse concesso per rari attimi d’una vita intera. Ma la contentezza può essere una costante che prescinde dalle circostanze. E lo si sa: chi s’accontenta gode.

Abbiamo visto:
Thanks for vaselina
di e con Gabriele Di Luca
con Massimiliano Setti, Sonia Barbadoro, Pier Luigi Pasino, Carlotta Crolle
regia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi
una coproduzione Marche Teatro, Carrozzeria Orfeo
Al Teatro Bellini di Napoli
info qui
Si ringrazia l’Ufficio Stampa

L’idea di creare amuse .it è stata sua. Ma è il suo unico merito, tutto il resto è opera di tanti altri. Non va mai a dormire se non è morto di sonno. Scrive dalla tenera età; ama viaggiare, scoprire, conoscere. Emozionarsi.