Errori, il Teatro piange sul latte versato

 

Più che di errori si tratta della stessa vita, che di errori, se così si può dire, sarebbe piena. Ogni scelta, ogni passo, ogni azione, implica la possibilità di sbagliare; così come anche il non agire, l’inazione, lo stare fermi quando invece si dovrebbe fare, può essere esso stesso un passo falso.

Ma cos’è davvero un errore? L’aver scelto male, intrapreso una direzione piuttosto che un’altra, possono davvero considerarsi errori? E cosa vuol dire scegliere male? Male rispetto a cosa, a chi, a quale obiettivo, a quale giudizio successivo?

La vita, mentre succede, spesso ci illude di averla in pugno, di poterne direzionare il corso, di avere davvero un campo di opzioni tra le quali scegliere. Spesso è solo una illusione, e ad ogni buon conto la vita non si giudica a consuntivo, col senno del poi. Siamo sempre noi, siamo sempre soli nelle scelte, e soprattutto siamo sempre qui, e ora. E qui ed ora dobbiamo scegliere adesso, e scegliamo di volta in volta con informazioni frammentarie, limitate, e misuriamo i nostri passi con le scelte che la vita ci propone, che consideriamo nella misura in cui siamo in grado di prenderle in considerazione, di adottarle, di immaginarci in quella direzione. Non tutto si può fare, sempre, semplicemente perché non siamo in grado di fare sempre tutto. E tante volte che potremmo, non ce la sentiamo.

Il coraggio di vivere risiede nel coraggio di sbagliare

Ed eccoci adesso, dopo, a piangere sul latte versato, a crogiolarci nello sbaglio, a bere il calice amaro del rimpianto, a soffocare il perfido sapore del rimorso. Mentre l’altro ci guarda, ci giudica, talvolta ci deride e talaltra piange con noi, o per noi, quando non è egli stesso l’oggetto, o il soggetto, del nostro errore.

Sull’errore si è detto molto in letteratura: d’altronde è solo sbagliando che conosciamo noi stessi, verità vera com’è vero che prove e tentativi sono i mattoni dell’evoluzione. Se non ci fossimo concessi l’errore, come specie, staremmo ancora seduti sul ramo d’un albero, certi però di non aver sbagliato mai. Il coraggio di vivere risiede nel coraggio di sbagliare.

 

Rosalba Di Girolamo e Federica Ottombrino ce lo ricordano in prosa, musica e canto nel salotto di casa Santanelli, nell’ambito della fortunata rassegna Il Teatro cerca casa. E lo fanno attraverso una scelta di testi letterari che proviene da minuziosa ricerca, così come scrupolosa è la ricerca dei brani cantati con splendida voce da Federica, che sposano i testi che li precedono fondendosi a essi e generando, canzoni e testi insieme, orizzonti di significati del tutto inaspettati.

Storie di vita, d’amore, di solitudine e di scelte avventate, o di errori di pura distrazione che costano una vita intera, tratte da brani di Gabriel Garcìa Marquez, Julio Cortàzar e Eduardo Galeano, abili esegeti dell’errore come solo i sudamericani sanno essere. Con narrazione calda e avvolgente la voce di Rosalba ci accompagna in un circo di vite ed esperienze sbagliate, che sempre d’un soffio mancano l’appuntamento con la felicità.

Come se fosse facile prendere quel treno, presentarsi puntuali, magari vestiti di tutto punto e con cinque minuti d’anticipo. Come se la ricerca della felicità non fosse essa stessa felicità.

Imperfetti come siamo, forse basterebbe accettarsi. Insistere e fare un altro giro, quasi certi che al prossimo andrà meglio.

 

Abbiamo visto:

Errori 

di e con Rosalba Di Girolamo e Feberica Ottombrino

in Casa Santanelli, nell’ambito della rassegna Il Teatro cerca casa.

Info e biglietti qui

Si ringrazia l’Ufficio Stampa

L’idea di creare amuse .it è stata sua. Ma è il suo unico merito, tutto il resto è opera di tanti altri. Non va mai a dormire se non è morto di sonno. Scrive dalla tenera età; ama viaggiare, scoprire, conoscere. Emozionarsi.